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Kit. Design inclusivo per persone ipovedenti nei musei d'arte
Realizzazione di un kit che il museo d’arte mette a disposizione delle persone ipovedenti, per poter fruire dei contenuti in totale autonomia, tramite informazioni visive e audio. La particolarità di questo kit e che non implica la riprogettazione della comunicazione museale, ma solo l’inclusione è perciò un idea applicabile anche ad altri enti.
Abstract
 
La leggibilità di testi e immagini è una componete fondamentale per la progettazione grafica di un artefatto in generale; se si parla di musei, l’attenzione dovrebbe essere maggiore. I prodotti dedicati alle persone con disabilità visiva che hanno un’acuità visiva ridotta richiedono un’elaborazione ancora più accurata. L’accesso alla cultura è un diritto di tutti. Spesso le didascalie nei musei sono scritte in un carattere molto piccolo, le cartine non sono chiare, ecc. Questi elementi, condizionano la possibilità delle persone ipovedenti di fruire delle opere d’arte. È un problema di comunicazione che può essere risolto.
La scelta del tema non è casuale; fin da bambina ho potuto sperimentare cosa significhi avere una forte miopia. La sola correzione possibile sono le lenti a contatto. La domanda che mi sono posta è: com’è possibile migliorare la leggibilità di testi e immagini per le persone ipovedenti, nel contesto di una visita museale?
La prima fase di ricerca è incentrata sugli aspetti dell’accessibilità e l’integrazione culturale all’estero, in Svizzera e in Ticino.  Parallelamente ho effettuato dei sopralluoghi nei musei d’arte per valutarne l’accessibilità museale. Segue una parte scientifica riguardante le disabilità visive, poi più nello specifico, le patologie legate all’ipovisione che ho scelto di prendere in considerazione: glaucoma, degenerazione maculare e retinite diabetica.
Successivamente, ho svolto delle interviste presso il centro diurno, per persone cieche e ipovedenti (casa Andreina). Esse mi hanno spiegato le loro problematiche ed hanno confermato i dubbi in merito all’utilizzo della comunicazione. Un’esperta del servizio tiflologico mi ha aiutata a comprendere meglio i problemi  che insorgono maggiormente; mi ha indirizzata a fare le scelte giuste del target e definire i criteri di leggibilità. Inoltre le discussioni con progettisti ed esperti nel settore, sono state utili nella scelta del mezzo di comunicazione ideale. La seconda parte di ricerca, invece, è dedicata ai progettisti sensibili al tema e ai criteri di leggibilità.
Questo percorso mi ha orientata alla realizzazione di un kit che il museo d’arte mette a disposizione delle persone ipovedenti, per poter fruire dei contenuti in totale autonomia, tramite informazioni visive e audio. La particolarità di questo kit e che non implica la riprogettazione della comunicazione museale, ma solo l’inclusione è perciò un idea applicabile anche ad altri enti.
Comunicazione relativa alla mostra
La guida
Aiuto all'orientamento all'interno dello spazio
Didascalie grandi e codice QR (possibilità di ascoltare le informazioni importanti)
Semplificazione degli elementi principali
Linee di forza
 
Dettagli importanti che aiutano il riconoscimento degli elementi
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Osserva. Ascolta. Immagina.

Progetto di tesi di laurea sul design inclusivo per le persone ipovedenti nei musei d'arte.

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